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Ancora una settimana dal sapore invernale

  • Immagine del redattore: L'autore
    L'autore
  • 18 mar 2018
  • Tempo di lettura: 2 min

Nel nostro post precedente abbiamo detto che l'arrivo della nuova fase fredda sarebbe passato attraverso tre fasi: la prima dettata dalle perturbazioni atlantiche, la seconda dalla fusione della saccatura atlantica con quella russa, la terza con l'interruzione del flusso Atlantico a favore delle correnti fredde da Nord-Est.

Oggi stiamo vivendo il passaggio tra la seconda e la terza fase, grazie al sollevamento dell'anticiclone delle Azzorre. 

La conseguenza di questo blocco causato dall'anticiclone è evidente dall'evoluzione dei venti a 850 hPa. Confrontiamo quelli attuali con quelli previsti per martedì.

Come si vede l'aria in arrivo dall'Atlantico, e responsabile delle forti perturbazioni attuali, verrà tagliata a vantaggio dei venti di matrice più settentrionale.

Già oggi, comunque, i primi spifferi freddi stanno entrando da Nord-Est, abbassando gradualmente la quota neve. È probabile che già nella serata di oggi avremo nevicate fino in pianura su Emilia-Romagna e forse Veneto, che si protrarranno durante la notte.

L'interazione tra le correnti fredde da Nord-Est, provenienti direttamente dal Mare di Kara, e quelle fresco-umide da Nord-Ovest, provenienti dal Nord-Atlantico, continuerà per tutta la settimana. Vediamo la carta dei venti per venerdì.

Sull'Italia si vede sul centro-nord l'ingresso di aria da Nord-Est, attraverso la porta della Bora, mentre al sud prevale aria da Nord-Ovest, attraverso la porta del Rodano. Come si vede dai venti, non c'è una discesa di gelo russo puro, come accaduto a fine febbraio, bensì una complessa interazione di masse d'aria diverse. Il risultato sarà molto più limitato in termini di gelo, anche se non mancheranno le gelate in pianura dal nord al centro, ma molto più dinamico. Se la neve in pianura sarà limitata alle prossime ore alle zone indicate precedenza, in Appennino la neve cadrà fino a quote collinari per gran parte della settimana, soprattutto sui versanti adriatici. Non vanno esclusi anche fenomeni di maltempo locali, come rovesci di graupel, anche sulle regioni tirreniche ed al sud.

Anche per la settimana successiva la dinamicità dovrebbe continuare con probabile attenuazione del freddo. Solo a ridosso della Pasqua potrebbe affacciarsi, almeno temporaneamente, la primavera.

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