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Altalena termica. Domenica la giornata più fredda.

  • Immagine del redattore: L'autore
    L'autore
  • 17 gen 2018
  • Tempo di lettura: 2 min

In queste ore stiamo osservando un rinforzo dei venti sull'Italia, che si stanno orientando da Nord-Ovest, a causa di un leggero sollevamento dell'alta pressione sulla Spagna.

La prima conseguenza sarà un calo termico, con le temperature che andranno dai 4-5 gradi sopra media di stamattina a qualche grado sotto la media già questa sera. 

Questo primo calo termico durerà poche ore, visto che l'alta pressione iberica scorrerà presto verso est andando a coprire anche l'Italia già nella giornata di domani, spingendo il freddo verso la Grecia.

Da sabato l'alta pressione dovrebbe di nuovo ritirarsi più ad est, sollevandosi fin sulle Isole Britanniche e lasciando lo spazio per l'insinuarsi di una nuova saccatura, la cui traiettoria dovrebbe interessare ancora l'Italia soprattutto sul lato Adriatico.

L'esatta traiettoria della saccatura dipende molto dallo spostamento della goccia fredda, che si intravede sul Marocco nella carta di giovedì ed è ancora più evidente a largo della Libia sulla carta di domenica. Lo spostamento delle gocce fredde di piccole dimensioni, come quella in questione, è uno dei fenomeni più difficili da prevedere, ed in questo caso può essere determinante per capire l'entità del calo termico di domenica e la possibilità di precipitazioni. Quello che si può dire con buona certezza è che anche questo calo termico sarà di breve durata, con le temperature che già martedì dovrebbero tornare a salire.

Per il resto è difficile stabilire se e dove si potrà vedere la neve a quote basse. Per capire l'entità dell'errore modellistico riportiamo la carta della media e dell'ensemble del geopotenziale a 500 hPa per domenica, in cui si vede che l'Italia è sul bordo interno della saccatura, ma anche nel punto dove lo spread è più ampio. 

La "chiazza blu" sull'Italia nella carta dello spread va intesa come area in cui è maggiore l'incertezza. Se si sovrappone idealmente con la mappa precedente significa che le gradazioni di colore che denotano il limite della saccatura in quella zona hanno un incertezza superiore a 2 tonalità, cioè tutta la differenza che c'è tra una dinamica da debole calo termico come quello odierno ed uno più significativo con neve quasi fino in pianura sull'Adriatico.

Tenuto conto di ciò, possiamo comunque dire che sicuramente la neve non mancherà sull'Appennino centrale, ma attualmente è impossibile stabilire una quota neve. Parlando di probabilità, sul lato Adriatico la neve potrebbe cadere anche a quote di bassa collina, difficilmente in pianura. Sul lato Tirrenico la quota neve dovrebbe essere più alta, ma nella migliore delle ipotesi anche qui potrebbe giungere a quote collinari.

Carte da PivotalWeather e Meteociel - modelli GFS e GEFS

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