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Ultimi aggiornamenti su la Niña

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  • 14 dic 2017
  • Tempo di lettura: 1 min

Ogni mese il Climate Prediction Center e l'International Research Institute for Climate and Society emettono una previsione ufficiale riguardante il fenomeno di El Niño. Tale indice, lo ricordiamo, indica l'anomalia delle temperature superficiali del Pacifico Equatoriale.

In questo periodo siamo in una fase di anomalia negativa, cioè di temperature almeno mezzo grado inferiori alla media, che prende il nome di La Niña. Per l'esattezza l'anomalia nella zona denominata Niño-3.4, considerata la più significativa per gli effetti climatici su larga scala, nell'ultima settimana è stata di -0.8 ℃.

La seguente immagine, tratta dal sito ClimateReanalyzer.org dell'Università del Maine, è rappresentativa delle anomalie termiche superficiali del mare attuali secondo il modello del NOAA Optimum Interpolation SST v2, rispetto al periodo 1971-2000. Si notino le forti anomalie negative lungo l'Equatore dalle coste orientali del Sud-America, verso il cuore del Pacifico.

I due istituti prevedono che per tutto l'inverno rimarranno le condizioni di Niña tra debole e moderata, cioè con anomalie trimestrali comprese tra -0.5℃ e -1.5℃, mentre il ritorno a condizioni di neutralità è atteso per la tarda primavera.

I due grafici seguenti, prodotti dall'IRI dell'Università della Columbia, riportano rispettivamente le probabilità di avere condizioni positive, negative o neutre (anomalia inferiore al mezzo grado) ed il valore previsto dai principali modelli dell'anomalia termica nei prossimi trimestri.

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