Analisi dell'alluvione in Texas del 4 luglio 2025
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- 15 lug
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L'alluvione che ha colpito la contea di Kerr nel Texas centrale il 4 luglio 2025 è stata causata da un vortice convettivo a mesoscala, cioè un sistema temporalesco di medie dimensioni, alimentato dall'umidità residua della tempesta tropicale Barry e dall'umidità proveniente dal Pacifico orientale tropicale.
La tempesta tropicale Barry è una depressione tropicale che si è sviluppata il 28 giugno nella Baia di Campeche, nel Golfo del Messico, aumentando leggermente d'intensità nel giorno successivo e superando la soglia della tempesta tropicale (venti oltre i 117 Km/h), per poi effettuare il landfall a sud di Tampico la sera del 29 giugno. Nel suo breve percorso, la tempesta si è comunque lasciata alle spalle 8 morti e circa 6 milioni di dollari di danni, ma nulla in confronto a quello che i suoi resti avrebbero causato qualche giorno più tardi.

La circolazione residua di Barry alle medie quote, infatti, si è andata ad inserire in una più ampia area di bassa pressione, a sua volta carica di umidità proveniente dai resti di un sistema del Pacifico orientale.
La perturbazione residua di una "semplice" tempesta tropicale, infatti, non sarebbe stata sufficiente a generare un evento come quello poi verificatosi. I meteorologi si aspettavano maltempo con piogge anche di 150-180 mm, ma gli accumuli di mezzo metro non erano pensabili.
Ad agire in modo sinergico nell'area hanno contribuito più fattori, la cui interazione era difficilmente prevedibile. Tra il 2 ed il 3 luglio dei temporali in dissolvimento nel Texas occidentale avevano lasciato un vortice convettivo stazionario sulle colline del Texas. Con la sua rotazione, il vortice ha attirato sulla regione l'umidità residua della tempesta Barry, innescando i temporali. La totale assenza di flusso in quota ha mantenuto i temporali stazionari sulle stesse aree, come pure il vortice a mesoscala, che ha continuato a risucchiare umidità tropicale dal Golfo del Messico, immettendo continuamente energia nei temporali.
Con tutta questa energia da scaricare, i rovesci sono durati circa 8 ore, ma con ratei di 70-80 mm l'ora continuativi.
Riportiamo una breve cronistoria degli avvenimenti che hanno preceduto l'evento.
Le ore precedenti e l'impatto
Sono le 13:18 locali del 3 luglio, quando un primo avviso meteo per la contea di Kerr viene lanciato dal Servizio Meteo Nazionale. L'avviso segnala la possibilità di più ondate di rovesci e temporali, da sparsi a diffusi, con piogge intense. Gli accumuli previsti sono di 76 mm diffusi, mentre in aree isolate si attendono fino a 180 mm. L'avviso era stato preceduto da due post su X, il primo alle 15:41 del 2 luglio, il secondo alle 8:47 del 3 luglio, da parte della divisione per la gestione delle emergenze del Texas, che informavano del pericolo meteo avverso per pioggia, invitando a mantenersi aggiornati riguardo l'evoluzione meteo.
Alle 18:10 del 3 luglio, il Weather Prediction Center emette una "Mesoscale Precipitation Discussion", cioè di fatto un avviso specifico per probabili alluvioni lampo nel Texas centrale durante la notte, confermando in sostanza i quantitivi di pioggia previsti poche ore prima. L'avviso viene rilanciato alle 6:27 della mattina successiva, con previsioni di alluvioni lampo con impatto "tra considerevole e catastrofico". In alcune aree a monte, però, la catastrofe si è già consumata.
Prima del tardivo rilancio, comunque, vengono emesse allerte locali per alluvioni lampo: alle 23:41 la prima allerta è per la contea di Bandera, all'1:14 una seconda allerta con rischio "considerevole" riguarda ancora la contea di Bandera e quella di Kerr.
Alle 4:03 del 4 luglio le allerte si fanno più specifiche ed innalzano il livello di pericolo: per le località di Hunt e Ingram, nella contea di Kerr, si chiede ai residenti di raggiungere immediatamente aree rialzate del terreno.
Due minuti più tardi, il fiume Guadalupe raggiunge lo stadio di "alluvione maggiore" salendo di 3 metri in un'ora, arrivando a 6,70 metri. Appena un'ora più tardi, alle 5:10, il fiume a Hunt ha un'altezza di 11,44 metri, rompe gli argini e travolge case, auto, campeggi e tutto ciò che trova. Alcuni campeggi a monte, tra cui il Camp Mystic, sono già sommersi.
Dalle 5:34 in avanti altre allerte per l'alluvione lampo del fiume Guadalupe vengono emesse per le località più a valle: in totale saranno 22.

Tra il 4 ed il 7 luglio nel Texas centrale è caduto il quantitativo di pioggia equivalente di 4 mesi, con il picco di 516 mm di pioggia caduta a nordovest di Streeter.

Le conseguenze
Tra il 4 e la notte del 5 luglio le prime operazioni di soccorso recuperano e salvano 237 persone dalle aree inondate, molte delle quali recuperate da tetti ed alberi dagli elicotteri. La prima conta dei morti del 4 luglio parla già di 24 vittime e 25 dispersi.
Le comunicazioni nell'area sono complicate, ma gradualmente arrivano aiuti. Dapprima 2000 volontari, poi 12 gruppi di soccorso vengono inviati dal governo, mentre vigili del fuoco e primi soccorritori arrivano dal Messico per le ricerche nel fiume Guadalupe.
Il 5 luglio, con le piogge ancora in corso e l'alluvione in espansione verso valle, i morti sono 50 ed i dispersi 29.
Il giorno auccessivo la conta è di 81 morti e 41 dispersi, mentre le critiche sul sistema di allerta cominciano ad imperversare.
Il 7 luglio dalla California vengono dispiegate squadre addestrate in ricerca e soccorso in aree urbane, già utilizzate per l'uragano Katrina e per l'11 settembre. Altre squadre specializzate e mezzi arrivano dall'Arkansas, dal Colorado, dalla Louisiana, dall'Ohio, dal Minnesota e dall'Arizona. Due velivoli vengono inviati dalla NASA, mentre il North Dakota invia un drone. La conta è ormai di 104 morti e 24 dispersi.
Nel frattempo, curiosi e civili arrivano nelle aree interessate dall'emergenza, costringendo le autorità ad allontanarli. Il 7 luglio, un drone non autorizzato impatta un elicottero dei soccorsi, forzandolo ad un atterraggio d'emergenza e rendendolo inutilizzabile nei giorni di massima emergenza.
A 10 giorni dall'evento, i morti accertati sono 132, mentre mancano all'appello almeno 150 persone. Oltre 2200 soccorritori sono impegnati nelle ricerche, che potrebbero durare per mesi.
Il Camp Mystic e le polemiche
L'area colpita dal disastro, la regione del Texas Hill Country, è notoriamente soggetta ad alluvioni importanti, a causa della conformazione del territorio ed al terreno arido che non trattiene le forti piogge, che spesso arrivano dalle depressioni originate dai sistemi tropicali. Dal 2015 al 2024 ci sono stati una media di 113 morti l'anno dovuti ad alluvioni, facendo del fenomeno il secondo più mortale degli Stati Uniti, dopo le ondate di calore.
Il Camp Mystic era un campo estivo di estrazione cristiana, per sole ragazze, fondato nel 1926. Esso sorgeva in un'area descritta come "estremamente pericolosa" per le alluvioni, ma le autorità federali hanno più volte chiesto di togliere l'area in cui sorgeva dalla mappa delle alluvioni centenarie della FEMA (Agenzia Federale per la Gestione delle Emergenze), di fatto riducendo i controlli sull'area e permettendo al campo di espandersi. Nonostante ciò, nel 2011 la FEMA ha inserito il campo in un'area di rischio speciale, richiedendo ad esso di assicurarsi per le alluvioni e di aderire ad una stretta regolamentazione per ogni espansione futura.
Tuttavia, negli anni successivi, dapprima nel 2013 e poi nel 2019 e nel 2020, la mappa fu aggiornata, escludendo oltre 30 costruzioni dall'area a rischio. Attualmente, comunque, 12 costruzioni si trovavano ancora completamente all'interno dell'area a rischio speciale di alluvione, più altre ne venivano interessate almeno in parte.
Nel 1980 il campo era anche stato dotato di un sistema di allerta automatico per le alluvioni, basato su sensori che misuravano l'innalzamento del fiume, ma tale sistema fu dismesso circa 10 anni dopo a causa di problemi di affidabilità degli stessi sensori che fornivano falsi allarmi.
Secondo alcune ricostruzioni, la notte del disastro il personale del campo, compreso il co-direttore Richard Eastland, iniziarono ad evacuare le strutture più vicine al fiume intorno alle 2 di notte, quasi un'ora dopo l'allerta ricevuta sul proprio telefono. L'evacuazione fu decisa osservando direttamente le condizioni del fiume, dato che l'allerta non includeva un ordine di evacuazione, che arrivò solo alle 4:03.
Nonostante gli sforzi, 27 persone, tra cui Richard, sono morte nel campo, la maggior parte delle quali erano le ragazze più giovani, che occupavano le strutture più in basso.
Altre polemiche, infondate, riguardano il fatto che nel Texas nei giorni precedenti, in alcune aree distanti da quelle dell'evento, erano stati eseguiti alcuni esperimenti di "inseminazione delle nuvole". Tale pratica mira a stimolare artificialmente la pioggia, favorendo la condensazione del vapore acqueo intorno a nuclei di condensazione artificiali, rappresentati da sostanze chimiche disperse all'interno delle nuvole. Nonostante tale pratica sia stata effettivamente eseguita nei giorni precedenti, essa ha effetti minimi, riuscendo a generare brevi precipitazioni di bassa intensità, e mai avrebbe potuto influire su un evento di tale portata. L'inseminazione, infatti, può solo favorire la pioggia da nubi esistenti; in nessun modo può creare delle nubi e soprattutto non altera il quantitativo di energia dell'atmosfera. Un evento come quello del 4-7 luglio sul Texas ha bisogno di tantissima energia per realizzarsi, che non può essere in nessun modo correlato a pratiche umane locali; semmai il contributo umano è nel cambiamento climatico globale, che ha aumentato l'energia dell'atmosfera e quindi il rischio di fenomeni estremi.
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