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Marzo 2019: un mese di meteo in Europa ed in Italia

  • Immagine del redattore: L'autore
    L'autore
  • 25 apr 2019
  • Tempo di lettura: 3 min

Europa

Il mese di marzo in Europa è stato caratterizzato da una configurazione barica media, dominata dall'espansione lungo i paralleli dell'Anticiclone delle Azzorre, dinamica solitamente tipica dei mesi estivi. Questa la distribuzione media della pressione e della sue anomalie rispetto alla media climatica.

Questa configurazione barica ha ovviamente avuto ripercussioni sia sulle temperature che sulle precipitazioni in Europa. La copertura dell'anticiclone ha, infatti, protetto il Mediterraneo dall'arrivo delle perturbazioni atlantiche, indirizzandole più a nord.

Nella prima metà del mese molte perturbazioni si sono susseguite soprattutto su Isole Britanniche, Francia settentrionale e orientale, Benelux e Germania. Alcune di queste sono state autentiche tempeste con raffiche di vento che in alcune zone hanno raggiunto i 200 Km/h, mentre in Francia sono stati battuti dei record di raffica per il mese di marzo.

Una delle prime di questa serie è stata la tempesta Bennet, che ha causato parecchi danni ad alberi, tetti, ecc. con mareggiate fortissime nel Regno Unito ed in Francia, dove in Bretagna le onde hanno raggiunto i 12 metri di altezza. Gli effetti dei contrasti termici, dovuti ai fronti della perturbazione, hanno causato temperature molto alte nelle valli alpine sottoposte a Foehn, mentre nelle Alpi occidentali la neve è caduta fino a 600 metri di quota.

Andando avanti nel mese, il 13 marzo un tornado F2 ha colpito la cittadina di Roetgen nella Germania occidentale, provocando seri danni alle abitazioni.

Se queste prime perturbazioni hanno avuto comunque precipitazioni modeste, dopo il 15 marzo le piogge sono aumentate, soprattutto nella Germania meridionale, dove sono stati superati i 100 mm in 48 ore, mentre la tempesta Igor nel Regno Unito ha causato alcuni allagamenti, con il picco di 136 mm di pioggia in 24 ore in Galles.

Più ad est è stata la Grecia la più colpita da episodi di maltempo con forti piogge e venti. Ad Askifou sull'isola di Creta il 29 marzo sono caduti 295 mm di pioggia.

Nella carta la distribuzione delle precipitazioni e delle percentuali rispetto alla media del mese.

Dal punto di vista termico il mese è stato piuttosto caldo sull'Europa orientale, mentre su quella occidentale è stato appena sopra la media. Fortissime le anomalie nelle aree alpine più soggette al foehn e sull'estremo nord russo.

L'estremo ovest europeo è risultato meno caldo rispetto al resto d'Europa, grazie al fatto che, nei molti giorni di anticiclone le temperature minime si sono mantenute fresche, abbassando la temperatura media, a causa dei cieli sereni durante la notte. L'anomalia infatti è molto superiore se si prendono in considerazione le sole temperature massime giornaliere. Questa la copertura nuvolosa media nel mese e la sua anomalia rispetto alla media climatica.

Italia

Con questa configurazione a livello continentale non c'è da stupirsi se anche l'Italia abbia sperimentato un mese particolarmente secco. In totale sono state 5 le perturbazioni transitate sul nostro Paese, per la maggior parte molto deboli. Il mese è iniziato sotto l'effetto di un promontorio anticiclonico, che ha garantito condizioni stabili su tutta Italia. Con il passare dei giorni, il parziale ritiro dell'anticiclone ha permesso l'arrivo di correnti occidentali al Centro-Nord, che hanno portato maggiore variabilità, culminata il 7 nel transito di una saccatura al Nord. Intorno al 12 l'anticiclone ha preso di nuovo possesso del Nord, mentre il Sud è stato interessato dagli effetti di una perturbazione sui Balcani. Nei giorni successivi un'altra debole perturbazione è scorsa sul Paese, colpendo in modo più significativo il Sud. Tra il 18 ed il 22 una nuova perturbazione, legata ad un minimo depressionario sul Tirreno, ha colpito il meridione. Dopo una pausa anticiclonica, un nuovo minimo sul Tirreno in transito verso lo Ionio tra il 25 ed il 29, ha comportato un nuovo peggioramento al meridione.

L'andamento termico del mese ha risentito dei lunghi periodi anticiclonici, con temperature massime sopra la media, soprattutto al Centro-Nord, e minime più vicine alla media.

Le precipitazioni sono state molto al di sotto della media, con rare eccezioni. Molto pesante il deficit sull'alto Tirreno, ma più in generale su tutto il Centro-Nord.

Il mese di marzo si è concluso con un'anomalia termica sull'Italia di +1,7℃ (così distribuita Nord +2,2℃, Centro +1,9℃, Sud +0,8℃) sulle massime e di +0,5℃ (così distribuita Nord +0,1℃, Centro +0,9℃, Sud +0,6℃) sulle minime.

Per le precipitazioni il totale è stato pari al 69% rispetto alla media climatica così distribuito (Nord -77%, Centro -71%, Sud -53%).

Dati e carte da Deutscher Wetterdienst e da Climatemonitor.it

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