Marzo tra piogge ed altalena termica
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- 6 mar 2018
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L'onda lunga dello sconquasso generato dallo stratwarming sta influenzando ancora il meteo a livello emisferico. L'Italia è pienamente coinvolta in queste dinamiche e probabilmente lo sarà ancora per settimane.
Come abbiamo visto, l'origine dell'ondata di freddo sull'Europa è stata la disgregazione del vortice polare, che ha causato la discesa di latitudine di grandi masse di aria fredda. Adesso che ormai la stagione invernale volge al termine, con essa sta terminando anche la lunga notte artica, perciò i raggi solari stanno pian piano tornando a scaldare l'atmosfera nelle regioni polari e sempre più lo faranno nei giorni a venire. In questo periodo, quindi, il vortice polare non ha più la spinta necessaria a riprendere vigore ed a compattarsi e le masse d'aria fredda, soprattutto in quota, rimangono a "vagare" a latitudini più basse, provocando numerose depressioni e perturbazioni.
Dalle immagini satellitari sull'Europa si nota questa situazione, con vari fronti occlusi (perturbazioni "mature") che avanzano da ovest.

Le piogge continueranno ancora oggi e domani, in modo persistente, tipico delle perturbazioni atlantiche, ma anche con possibili rovesci sulle regioni tirreniche e sulla Puglia dovuti ad instabilità convettiva (temporali). Gli accumuli piovosi potranno essere di rilievo, anche se non eccessivi, e si sommeranno a quelle già abbondanti cadute in questi giorni. Basti pensare che nei primi 5 giorni di marzo a Roma è già caduta la pioggia che di solito cade in tutto il mese. Piogge e nevicate in quota, che per quantità e modalità sono importantissime per rimpinguare le risorse idriche, ancora non completamente ristabilite dopo il lungo periodo di siccità da cui stiamo uscendo.
Da giovedì le temperature cominceranno a salire ed il tempo diverrà più stabile grazie ad un temporaneo rialzo dell'anticiclone africano.

Il picco del rialzo termico sarà domenica, ma in concomitanza con esso torneranno le perturbazioni ed in breve le temperature torneranno nella media del periodo.
Nel medio termine le indicazioni sono ancora per una forte variabilità con perturbazioni frequenti e temperature in sali e scendi. Alcuni siti meteo stanno annunciando un ritorno addirittura del Burian per la seconda metà di marzo, ma noi in questo momento non crediamo a questa possibilità, seppure in teoria non sarebbe una cosa impossibile e comunque già avvenuta in passato in quel periodo della stagione così avanzato. Osservando le dinamiche atmosferiche e l'andamento degli indici teleconnettivi NAO e AO, l'evoluzione cui diamo più credito in questo momento è quella di un prosieguo del mese mediamente fresco e piovoso, con brevi parentesi più calde e soleggiate, insomma un mese di marzo come tradizione vorrebbe. Forti incursioni fredde da est non sembrano probabili per il mese di marzo, mentre per aprile ci riserviamo ancora dei giorni per pronunciarci. Ricordiamo comunque che un evento di forte portata, tipo quello appena passato, sarebbe in grado di portare ancora neve e gelo, anche ad aprile.
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