Report climatico globale di gennaio
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- 21 feb 2018
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Il NOAA (National Oceanic and Atmospheric Administration) ha emesso il suo report sul clima globale di gennaio.
La temperatura media del pianeta è stata di +0.71 ℃ superiore alla media dei mesi di gennaio del XX secolo, segnando il quinto gennaio più caldo dal 1880. In ogni caso l'anomalia termica è stata nettamente inferiore sia a quella di dicembre (+0.80 ℃), sia a quella del gennaio dello scorso anno (+0.88 ℃). Per trovare un mese con un'anomalia inferiore a quella attuale bisogna tornare indietro al novembre del 2014, segno che è in corso un raffreddamento del pianeta nel breve periodo, legata sicuramente alla Niña e, ma su questo non vi è uniformità di giudizio, alla bassa attività solare.
Le anomalie termiche positive più significative (oltre i 2℃) si sono avute sull'Europa, sulla Russia settentrionale e sul lato Pacifico dell'America Settentrionale. Forti anomalie negative (oltre i -3℃) si sono registrate, invece, in Asia Centrale.

Gli eventi più significativi a livello globale sono stati sicuramente:
le estensioni dei ghiacci artici ed antartici: rispettivamente la prima e la seconda più bassa mai registrata a gennaio dai satelliti.
La Francia ha registrato il gennaio più caldo dal 1900. Molte località hanno avuto precipitazioni più che triple rispetto alla media.
L'Austria ha registrato il terzo gennaio più caldo da 250 anni ed il più piovoso dal 1982. Alcune località hanno stabilito il proprio record mensile di precipitazioni.
La Nuova Zelanda ha registrato il mese più caldo in assoluto dall'inizio delle registrazioni (1909).
L'Irlanda ha avuto precipitazioni molto superiori alla media, con molte località oltre il doppio. Malin Head ha registrato il suo record mensile di precipitazioni (203.7 mm).

Dati ed immagini da: NOAA National Centers for Environmental Information, State of Climate Report for January 2018.
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