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Il clima mondiale del 2017

  • Immagine del redattore: L'autore
    L'autore
  • 19 gen 2018
  • Tempo di lettura: 2 min

L'ultimo mese del 2017 si è chiuso con un'anomalia termica globale, misurata in media troposfera, di +0.80 ℃ rispetto alla media del XX secolo. Si tratta del terzo dicembre più caldo dal 1880, al pari di quello del 2016 e dietro al 2015 e 2014.

La distribuzione delle anomalie è stata molto disomogenea ed alcune regioni hanno registrato temperature estremamente più alte della media: l'Alaska ha avuto il dicembre più caldo della storia, in Asia occidentale le temperature medie sono state circa 4 gradi sopra la media climatica, anche il Sud America e l'Australia hanno avuto uno dei mesi di dicembre tra i più caldi della storia. Temperature più basse della media si sono registrate negli Stati Uniti orientali, su parte dell'estremo Oriente, sul Mediterraneo occidentale e sul Pacifico equatoriale grazie alla Niña.

Con questo risultato di dicembre il 2017 si chiude come il terzo anno più caldo dal 1880, dopo il 2016 ed il 2015. I primi mesi del 2017 si erano rilevati molto caldi, per la precisione i secondi più caldi della storia. Il mese di marzo, con la sua anomalia di +1.03 ℃, è stato il primo mese ad avere superato il grado di anomalia in assenza del fenomeno El Niño. Successivamente le temperature hanno cominciato a scendere ed i mesi da maggio in poi si sono attestati ognuno al 4° posto nella classifica dal 1880, portando l'anomalia annuale a +0.84 ℃, la terza di sempre dopo il 2016 (+0.94 ℃) ed il 2015 (+0.90℃).

L'anno è stato caratterizzato da alcuni eventi eccezionali:

l'estensione massima dei ghiacci artici è stata la più bassa da quando esistono le rilevazioni satellitari, quelli antartici hanno avuto la seconda più bassa massima estensione e la peggiore minima estensione;

la stagione degli uragani atlantici ha avuto un avvio da record salvo poi rallentare, chiudendo comunque come la peggiore dal 2005;

il caldo e la siccità estiva in Europa occidentale ha favorito lo svilupparsi di incendi boschivi come non se ne erano mai visti soprattutto in Portogallo ed Italia; 

la temperatura di 43,5 ℃ misurata il 27 gennaio a Puerto Madryn nella Patagonia Argentina è la più alta mai registrata nel modo oltre i 43 gradi di latitudine sud;

la stagione dei cicloni nell'oceano indiano sud occidentale e nel Pacifico sud occidentale è stata molto più debole della media;

quasi tutta l'Asia ha registrato temperature oltre la media per gran parte dell'anno.

Dati e grafici dal Global Climate Report del NOAA

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