Il NOAA ha emesso un avviso di tempesta geomagnetica per il 4 e 5 dicembre
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- 2 dic 2017
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Quella nel video è la ripresa del Sole nelle ultime 48 ore dal Solar Dynamic Observatory, un telescopio spaziale della NASA lanciato appositamente per l'osservazione della nostra Stella. Il telescopio è in grado di osservare il Sole a varie lunghezza d'onda e quella qui riportata, pari a 193 Angstrom, mette in evidenza la parte più esterna, cioè la Corona Solare (assimilabile in un certo senso alla nostra atmosfera).
La grande macchia scura è un cosiddetto "buco coronale" cioè una parte della Corona Solare più fredda e quindi meno luminosa. La minore temperatura è dovuta al fatto che in queste aree il plasma è meno denso, perché qui esso non ricade sulla Stella, conservandone la temperatura, ma viene emesso in misura maggiore nello Spazio circostante, a causa di anomalie nel campo magnetico.
Il telescopio che ha effettuato la ripresa si trova ovviamente in orbita intorno alla Terra, quindi il passaggio frontale del buco coronale nel video, significa che il vento solare in uscita è diretto verso il nostro Pianeta. Esso impiegherà 2-3 giorni a raggiungerci e, quando lo farà, andrà ad interagire con il campo magnetico terrestre dando vita ad una tempesta geomagnetica. L'intensità prevista dal Solar Prediction Center del NOAA è pari alla classe G2, cioè "moderata", e gli effetti di questa classe di tempeste sono:
- possibile intervento dei sistemi di protezione da sovratensione sui sistemi di potenza ad alte latitudini, con possibile danneggiamento dei trasformatori,
- possibile necessità di correzione della rotta dei satelliti a bassa quota ed errori nella previsione delle orbite,
- propagazione delle onde HF attenuata alle alte latitudini,
- disturbo degli uccelli migratori,
- aurore a partire dai 55° di latitudine geomagnetica (New York, Scozia, ecc.) in su.
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